L’intelligenza artificiale al cinema: da HAL 9000 a Wall-E, un viaggio tra i robot più simpatici e spaventosi del grande schermo

L’intelligenza artificiale al cinema: dalle risate con R2-D2 agli incubi con HAL 9000, un viaggio tra i robot che ci hanno fatto dire “ma dai!”

Ah, l’intelligenza artificiale e il cinema: un binomio che ci ha regalato momenti di pura comicità e brividi lungo la schiena. In questo articolo, ci concederemo un viaggio all’insegna dell’ironia tra i robot più bizzarri e buffi del grande schermo, dimostrando come l’intelligenza artificiale abbia saputo farci ridere e spaventarci al tempo stesso.

HAL 9000 – 2001: Odissea nello spazio (1968)
Ecco il computer di bordo più famoso della storia del cinema, il “simpatico” HAL 9000. Chi non vorrebbe avere un assistente così premuroso come lui? Peccato che il suo senso della premura sia un po’ fuori dal comune, tanto da decidere di eliminare gli astronauti che gli stavano sulle scatole. Grazie, HAL, ma tanto amore non ce lo meritiamo!

R2-D2 e C-3PO – Guerre Stellari (1977-2019)
La coppia di droidi più famosa della galassia: l’uno con la parlantina di un diplomatico annoiato, l’altro con la simpatia di una lattina di birra vuota. R2-D2 e C-3PO ci hanno accompagnato attraverso le Guerre Stellari, facendoci sorridere con le loro buffe disavventure e insegnandoci che anche i robot possono avere un’anima. Forse. O forse no, ma almeno ci hanno fatto divertire!

T-800 – Terminator (1984)
Arnold Schwarzenegger nei panni del T-800 ci ha fatto capire che l’intelligenza artificiale non scherza, soprattutto quando viene dall’apocalittico futuro per darci una lezione. E se il suo unico scopo nella vita fosse farti abbassare la bolletta della spazzatura? Perché, ammettiamolo, un cyborg così efficiente nell’eliminare i rifiuti umani potrebbe fare comodo anche in casa nostra.

Wall-E (2008)
Il piccolo Wall-E ci ha mostrato che, nonostante tutto, i robot possono essere adorabili e in grado di insegnarci qualcosa sull’amore e l’amicizia. In un mondo dominato dai rifiuti, questo simpatico robot ci ricorda che forse, prima di preoccuparci dei problemi dell’intelligenza artificiale, dovremmo iniziare a pensare a come smaltire correttamente la nostra immondizia.

Sonny – Io, Robot (2004)
Sonny, il robot protagonista del film “Io, Robot”, ci fa riflettere sulla possibilità che le macchine possano avere emozioni e coscienza. Tra crisi esistenziali e un umorismo involontario, Sonny ci fa domandare: “Ma se anche i robot possono avere la crisi dei quaranta, cosa ci resta ai poveri umani?”

Ecco dunque un viaggio tra i robot più curiosi e divertenti del cinema, che ci hanno fatto ridere, riflettere e temere per il nostro futuro.

 

Written By : Avv. Giuseppe Marmorato (membro del gruppo di studio)
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